Se chiedete alla gente di Dernis da che cosa derivi il nome della loro città, riceverete una semplice risposta: il Dernis è la porta del campo (in lingua persiana). Ma questa spiegazione è stata cancellata dai primi documenti scritti della città, risalenti al XV secolo, e più precisamente all’8 marzo 1494. Negli archivi si parla della vendita di un giardino nel sobborgo di Dernis (sub urbum Dernis). Si presume che Dernis sia stata menzionata per la prima volta con il nome Ključić, attorno al 1340.

Gli Ottomani giunsero nella zona già nel 1415, quando saccheggiarono e incendiarono più volte la città. Nel 1522 Dernis cadde nelle loro mani e, nel 1528, divenne sede permanente della corte – distretto (corte nel periodo dell’occupazione ottomana). Nel periodo dell’occupazione ottomana, ossia fino al 1647, la città di Dernis si presentava come un centro sviluppato. Stando agli archivi, già all’epoca esistevano 200-300 abitazioni, 5 moschee, un sistema di fornitura dell’acqua corrente dal monte Promona e alcuni ponti sul fiume Čikola.

Quando gli Ottomani se ne andarono, la città fu occupata dai Veneziani. Nel 1683, il generale veneziano Leonardo Foscolo ordinò la distruzione della Fortezza di Dernis (Gradina) ma, poiché fino al 1715 esistette il rischio di una nuova invasione ottomana, la Fortezza fu ricostruita nuovamente. Con l'arrivo della autorità Veneziane nel XIII. secolo Dernis scendendo dalla Gradina e costruire le strutture e mercato, palazzino e kvartir, che costituiscono il centro della città di oggi.

Quando il rischio di un’invasione ottomana si allontanò, Dernis “scese” dalla Fortezza e, nel 1786, furono costruiti il "palazzino" e il “kvartir”, con finalità militari e amministrative. Questi edifici segnarono l’inizio della “nuova” Dernis, con centro a Poljana, come oggi. Tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, l’Austria occupò queste zone dal 1798 al 1806, e quindi di nuovo dal 1813 al 1918. Nel breve intervallo compreso tra il 1806 e il 1813, qui governò anche la Francia.

In questo periodo, a Dernis accaddero eventi importanti: costruzione dell’ufficio postale, inizio delle classi continue presso la scuola elementare, fondazione della scuola di musica di Dernis, apertura della biblioteca popolare slava, introduzione della lingua croata nelle scuole, creazione della linea ferroviaria con Spalato e Sebenico (le miniere di lignite ebbero una grande influenza sul processo di industrializzazione delle nostre aree), creazione di un sistema di distribuzione dell’acqua corrente che, fino allora, si trovava a Badanj (Rubinetto antico), fondazione della società Hrvatski sokol (Falco croato), grazie alla quale si svilupparono tutte le attività sportive, fondazione della Casa del Risparmio comunale, finalizzata allo sviluppo dell’agricoltura e della silvicoltura, inizio dell’uso della lingua croata negli uffici e nelle scuole, sfruttamento della bauxite a Kalun.

Con la partenza degli italiani, il governo passò al Regno di Jugoslavia (1929–1941), quando la città ricevette l’energia elettrica e l’acqua, e quando fu ultimata la linea ferroviaria per Zagabria. Dopo la seconda guerra mondiale, la città fu governata dalla Jugoslavia socialista.

Nel 1990, in seguito alle elezioni parlamentari, fu proclamata la Repubblica di Croazia, che provocò la ribellione degli abitanti serbi. Al termine della Guerra d’indipendenza croata e dopo l’operazione militare e di polizia chiamata Tempesta (Oluja) (05.08.1995), la gente di Dernis è tornata per ricostruire la sua città e iniziare una nuova vita.